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Arianna Edizioni
Libro - Pagine 350
Formato: 14,5x19
Anno: 2011
Jeffrey Kaye
Perché milioni di persone ogni giorno abbandonano il proprio paese nativo? Da chi vengono aiutate? Quali sono gli interressi politici ed economici che stanno dietro a questi fenomeni migratori?
Migrazione Globale, nato dall’esperienza che l’autore, il famoso giornalista Jeffrey Kaye, ha maturato direttamente sul campo (confine Messico-Stati Uniti, Senegal, Marocco, Irlanda, Polonia, Italia, Spagna, Emirati Arabi, ecc.) è un accurato reportage, che ci consente di guardare al fenomeno migratorio da un altro punto di vista: la viva voce dei migranti stessi.
Attraverso le loro parole entriamo in contatto con il lato umano della migrazione: nazioni impoverite, famiglie abbandonate e comunità disgregate. Kaye, inoltre, fornisce un’accurata analisi delle politiche delle varie nazioni che, di fatto, favoriscono le migrazioni globali.
L’autore, con un linguaggio molto chiaro e uno stile avvincente, indica la strada su cui ci si dovrà muovere, se si vorrà seriamente gestire il fenomeno della migrazione globale nel rispetto della dignità umana e delle identità culturali.
Migrazione Globale, nato dall’esperienza che l’autore, il famoso giornalista Jeffrey Kaye, ha maturato direttamente sul campo (confine Messico-Stati Uniti, Senegal, Marocco, Irlanda, Polonia, Italia, Spagna, Emirati Arabi, ecc.) è un accurato reportage, che ci consente di guardare al fenomeno migratorio da un altro punto di vista: la viva voce dei migranti stessi.
Attraverso le loro parole entriamo in contatto con il lato umano della migrazione: nazioni impoverite, famiglie abbandonate e comunità disgregate. Kaye, inoltre, fornisce un’accurata analisi delle politiche delle varie nazioni che, di fatto, favoriscono le migrazioni globali.
L’autore, con un linguaggio molto chiaro e uno stile avvincente, indica la strada su cui ci si dovrà muovere, se si vorrà seriamente gestire il fenomeno della migrazione globale nel rispetto della dignità umana e delle identità culturali.
Jeffrey Kaye, giornalista indipendente e corrispondente speciale di NewsHour della PBS, per il quale lavora fin dal 1984. I suoi lavori sono apparsi anche sul Los Angeles Times, sul Washington Post, e su altri giornali, trasmissioni televisive e su Internet.
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