Prezzo € 22,00
Articolo non soggetto a sconti per volontà dell'editore
Franco Angeli Edizioni
Libro - Pagine 176
Formato: 15,5x22,5
Anno: 2012
Gabriele Gabrielli
Un volume per imparare a ripensare il lavoro: quello che c’è e quello che manca, quello praticato e quello ascoltato, le inquietudini che lo accompagnano e le molteplici responsabilità che richiama.
I post-it sono multi-uso. Puoi attaccarli sul tavolo, sul personal computer, sul portafoglio, su una carta di credito, sull'agenda. Ci puoi andare in giro per il corridoio o per l'open space lasciandoli appiccicati sull'indice della mano come promemoria da consegnare alla persona che stai cercando con lo sguardo. Sono flessibili come quest'epoca e come il lavoro da ricostruire e riprogettare.
I post-it proposti in questo volume parlano del lavoro di oggi, per ripensarlo. Sono promemoria sul lavoro che c'è e su quello che manca, su quello praticato e su quello ascoltato, sulle inquietudini che lo accompagnano e sulle molteplici responsabilità che richiama coinvolgendo molti. Più di una generazione. Rigirarli tra le dita può essere di aiuto mentre ci interroghiamo sul senso del lavoro, su cosa stiamo facendo o omettendo, sulla direzione che stiamo prendendo. Sono di diverso colore, natura e spessore.
Alcuni ripropongono frammenti della discussione in atto per cercare spazi di convivenza per l'economia di mercato e per quella del dono; altri ricordano invece la natura ospitale del mondo che ci accoglie, sottolineando la ricchezza che la diversità rappresenta per una società aperta e molteplice. Ce ne sono altri che sollevano l'emergenza della questione educativa, proponendola come sfida per formare - nella società e nelle imprese - cittadini responsabili prima ancora che ottimi uomini di affari.
Tutti però rivolgono un appello alla nostra responsabilità nel ricostruire il lavoro e il suo significato attorno alle cose che contano nella vita e per l'uomo, a vantaggio delle generazioni più giovani e di quelle che verranno. Per questo i post-it sono da condividere, passandoli di mano in mano.
I post-it sono multi-uso. Puoi attaccarli sul tavolo, sul personal computer, sul portafoglio, su una carta di credito, sull'agenda. Ci puoi andare in giro per il corridoio o per l'open space lasciandoli appiccicati sull'indice della mano come promemoria da consegnare alla persona che stai cercando con lo sguardo. Sono flessibili come quest'epoca e come il lavoro da ricostruire e riprogettare.
I post-it proposti in questo volume parlano del lavoro di oggi, per ripensarlo. Sono promemoria sul lavoro che c'è e su quello che manca, su quello praticato e su quello ascoltato, sulle inquietudini che lo accompagnano e sulle molteplici responsabilità che richiama coinvolgendo molti. Più di una generazione. Rigirarli tra le dita può essere di aiuto mentre ci interroghiamo sul senso del lavoro, su cosa stiamo facendo o omettendo, sulla direzione che stiamo prendendo. Sono di diverso colore, natura e spessore.
Alcuni ripropongono frammenti della discussione in atto per cercare spazi di convivenza per l'economia di mercato e per quella del dono; altri ricordano invece la natura ospitale del mondo che ci accoglie, sottolineando la ricchezza che la diversità rappresenta per una società aperta e molteplice. Ce ne sono altri che sollevano l'emergenza della questione educativa, proponendola come sfida per formare - nella società e nelle imprese - cittadini responsabili prima ancora che ottimi uomini di affari.
Tutti però rivolgono un appello alla nostra responsabilità nel ricostruire il lavoro e il suo significato attorno alle cose che contano nella vita e per l'uomo, a vantaggio delle generazioni più giovani e di quelle che verranno. Per questo i post-it sono da condividere, passandoli di mano in mano.
Gabriele Gabrielli, docente di Organizzazione e Gestione delle Risorse Umane presso la Facoltà di Economia della LUISS Guido Carli e dell'Università Politecnica delle Marche. È responsabile dell'Area Executive Education & People Management della LUISS Business School, di cui dirige anche il programma Executive MBA. Ha ricoperto il ruolo di direttore risorse umane in diverse aziende e gruppi, pubblici e privati.
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